Molti studi scientifici pubblicati hanno prodotto diverse raccomandazioni, naturalmente il nostro fabbisogno idrico dipende da molti fattori, tra cui lo stato di salute, l'attività fisica e l' ambiente in cui si vive.
L'acqua è componente del nostro corpo e in media costituisce il 60% del peso corporeo. Una percentuale importante che mette in risalto quanto il nostro organismo dipenda dall' acqua.
Se l' apporto non è sufficiente si può avere disidratazione, una condizione che non permette il regolare svolgersi delle nostre normali funzioni e può causare una sensazione di stanchezza. Ogni giorno si perde acqua attraverso il respiro, il sudore, l'urina e le feci.
Per aiutare il nostro corpo a funzionare correttamente, è necessario riempire questa riserva con bevande e cibi che contengono acqua. In media, per gli adulti che vivono in un clima temperato, la perdita di acqua giornaliera si aggira intorno ai due litri: la produzione di urina è circa un litro e mezzo e insieme al sudore, alla respirazione e ai movimenti intestinali si arriva a due litri.
Si raccomanda quindi agli uomini di consumare tre litri di bevande (circa 13 tazze) al giorno e alle donne due litri e mezzo (circa 9 tazze). A prescindere da queste indicazioni di massima, si beve in modo adeguato quando non si avverte durante il giorno la sensazione di sete e si produce circa un litro e mezzo di urina. Certamente è necessario variare queste indicazioni rispetto allo stato di salute personale, al clima e all'attività fisica che si compie.
Ci sono alcune patologie che richiedono di limitare l' apporto di acqua e dall' altra parte altre manifestazioni (febbre, vomito, diarrea, ecc..) invece che ci portano a idratare maggiormente il nostro corpo. Se si esercita regolarmente un'attività fisica, il nostro organismo avrà bisogno di bere più acqua, per compensare la perdita di fluidi. Per i periodi in cui si svolge un esercizio fisico più intenso e costante, è invece consigliabile assumere bevande specifiche per sportivi ricche di sodio che servono a evitare di sviluppare squilibri elettrolitici come l'iponatriemia, che èla causa più grave di collasso come conseguenza dell'attività sportiva.
Anche l'ambiente in cui viviamo influenza la perdita di liquidi dal nostro organismo. Un clima caldo umdo, così come il riscaldamento d'inverno, portano a dei cambiamenti nel nostro organismo e sentiamo la necessità di bere più liquidi. Ad altitudini superiori a 2500m, il nostro respiro diventa più rapido andando a consumare le riserve di acqua del nostro organismo.